Cala occupazione nell’Editoria

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Tra il 2015 ed il 2019 gli addetti diretti delle imprese dei mercati delle comunicazioni elettroniche, servizi postali, editoria, televisione, operatori di rete e tower company sono passati da quasi 252mila a meno di 227mila unità, con una perdita di posti di lavoro pari a quasi 25mila occupati (9,9%).

È quanto emerge dal focus sui bilanci 2015-2019 delle principali imprese che operano nei mercati di competenza dell’Autorità. Editoria e servizi postali sono i settori che in proporzione alle dimensioni occupazionali hanno maggiormente sofferto (rispettivamente -11,4% e -10,6%), mentre quello televisivo ha registrato la flessione meno marcata (-3,7%). A livello di singolo settore, il comparto dell’editoria mostra la percentuale più elevata di riduzione, mentre in termini assoluti è il settore dei servizi postali quello maggiormente colpito, con una riduzione dell’occupazione pari a circa 15.500 unità.

La redditività media complessiva dei soggetti presenti su tali mercati rispetto ai ricavi mostra un tendenziale miglioramento: il margine lordo (Ebitda) passa dal 23,8% del 2015 al 27,6% del 2019, mentre il margine netto ed il risultato di esercizio passano dal 7,2% al 7,7% e dallo 0,7 al 3,1%.

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